dunque.. provo a risponderti per punti... tu dici:
"1) la curva di crescita della vita media ha subito un'impennata intorno al 1950, con la messa a punto e la commercializzazione dei primi antibiotici."
Sei proprio sicura che siano stati gli antibiotici (la parola stessa è un po' inquietante..) a far si che si possa vivere più a lungo? o forse il miglioramento delle qualità di vita (soprattutto igieniche), la minor ignoranza riguardo ad abitudini insane, la minor necessità di essere esposti ad agenti atmosferici, di fare lavori pesanti o gravosi può avere influito?...
2)ulteriori aumenti della durata media della vita, si registrano anche in concomitanza della scoperta di antidiabetici o gli antipertensivi.
Ma non credi che tanto il diabete che l'ipertensione possano venire quanto meno limitati proprio dalle abitudini corrette di vita?
"3) I paesi occidentali, benché rappresentino solo il 20-25% della popolazione mondiale, ospitano il 45% circa degli ultrasessantenni e il 60% degli ultraottantenni"
Hai mai fatto caso che i paesi occidentali sono quelli dove le condizioni di vita sono migliori?
"4) nei Paesi in via di sviluppo (tra cui l'India) raggiunge questo traguardo solo lo 0,6% della popolazione."
Sei mai stata in India? credo proprio di no... dovresti andarci e capiresti il perchè... la povertà e la fame sono talmente diffuse che una persona anoressica passerebbe sicuramente inosservata se non avesse lineamenti e vestiti da occidentale.. Hai idea di quale differenza ci sia in termini di reddito pro-capite tra un occidentale e un indiano medi?
"A parte il sempre più frequente sequestro di farmaci ayurvedici contaminati da piombo, mercurio o arsenico, cosa giustifica questa fiducia verso la medicina tradizionale di un paese che registra più dei 2/3 delle morti alla nascita e ha un'aspettativa di vita media non molto superore ai 50 anni?"
Qui parli di fiducia.. Il discorso è ampio..
ti premetto che non sono un integralista della medicina naturale, ma sicuramente la uso e so che è molto interessante da valutare.
La medicina naturale usa criteri assolutamente diversi da quelli della medicina occidentale e questi criteri tengono conto dello stato di salute dell'intera persona. In medicina naturale non ha senso di parlare di antidiabetico o di antipertensivo per combattere la glicemia o la pressione alta, si va alla ricerca della fonte del problema.
Cos'è che causa l'ipertensione? perchè una persona è diabetica? e da qui si va alla ricerca della causa, a volte senza quasi curarsi del sintomo che questa provoca.
Ora, prendere un analgesico per il mal di testa è utile nel momento acuto del dolore (il dolore cessa), ma la causa rimane e non viene affrontata.
Ora, visto che la tua esperienza è stata negativa, penso che non sia utile continuarla. Ci sono anche tanti farmaci "miracolosi" di note case farmaceutiche che a volte sono privi di effetto (quando non dannosi, l'aspirina è la prima causa di morti da farmaco nel mondo..), ma questo non vuol dire che tutta la medicina occidentale sia da buttare via.
Personalmente conosco persone (me compreso) che hanno risolto brillantemente problemi che la medicina ufficiale occidentale non riusciva neanche ad individuare (o che avrebbe risolto con il bisturi) con le medicine alternative.
Sta ad ognuno seguire la sua strada..
Quasi dimenticavo... l'effetto placebo non va liquidato come una truffa o un'illusione.. sono le risorse del nostro corpo che in qualche modo vengono stimolate.. e questo può avvenire sia se si prende un farmaco occidentale che se si assume un rimedio naturale.
Pensa invece cosa può succedere se si è avversi alla modalità con la quale si affronta il problema...